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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

L’idealismo etico di Fichte

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Fichte sostiene che   l’Io è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti : •tesi→ l’Io pone se stesso⇾  si rivela come  attività auto creatrice •antitesi→ l’Io pone il non-Io⇾   produce l’altro da sé  come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività •sintesi→ l’Io oppone, nell’Io, all’Io divisibile un non-Io divisibile⇾   si particolarizza nei singoli io empirici e finiti  contrapposti alle cose del mondo sostiene che: - la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall’Io , il quale pone il non-io e si determina come io empirico grazie all’ immaginazione produttiva  - il compito dell’uomo è affermare la propria libertà , infatti  il mondo esiste in funzione dell’attività dell’uomo  e del suo  auto perfezionamento ↳ primato della vita morale  rispetto a quella teoretica Secondo Fichte  l’uomo ha il suo fine nella società , la quale ha l’obiettivo di  realizzare la completa unità di tutti i suoi membri grazie alle  due leggi morali : 1.  trat

Kant: La visione religiosa e politica

In “ la religione nei limiti della semplice ragione ” → si afferma che la religione è una disposizione etica interiore che opera secondo il dovere . Nel trattato “ Per la pace perpetua ” → si auspica la creazione di una costituzione federale di tutti gli Stati della terra . Ha il fine di garantire la pace mondiale .  La pace è: - Garanzia della libertà - Ogni stato è una società di persone , cioè esseri razionali e morali . Queste persone appartengono a una comunità universale ideale. Infine devono essere rispettati nella loro dignità e tutelati nei loro diritti  → Creazione del diritto cosmopolitico

Kant: Il problema estetico nella Critica del giudizio

Nella critica del giudizio si analizza la facoltà del sentimento intesa come organo dei giudizi riflettenti . Questi giudizi riflettenti si distinguono da i giudizi determinanti , che determinano l’oggetto fenomenico unificando il molteplice attraverso le categorie dell’intelletto . Inoltre questi giudizi riflettenti si distinguono in: - Giudizi estetici - Giudizi teleologici Si afferma che il giudizio estetico nasce dal sentimento . Questo sentimento è: - Contemplativo e disinteressato - Universale Infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune , che coglie l’accordo tra l’immagine della cosa e le nostre esigenze di unità e finalità .  Inoltre la bellezza non è nelle cose ma nel soggetto che la percepisce. Il sublime è il sentimento dell’illimitato, che si distingue in: - Sublime matematico , che ha per oggetto la grandezza della natura - Sublime dinamic o, che ha per oggetto la potenza della natura Il giudizio teologico deriva da un’esigenza insopprimibile del soggetto. Esso