Bacone: il potere della scienza
Egli ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura, al fine di assicurare all’uomo il miglioramento delle condizioni di vita, poiché potere è sapere.
Secondo lui l’uomo deve affrancarsi da:
- il principio di autorità e la superstizione.
- i pregiudizi che ostacolano la conoscenza.
Da questi pregiudizi individuiamo la dottrina degli idoli, che si divide in:
- idoli della tribù (= derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni)
- idoli della spelonca (= derivano da ereditarietà, educazione e ambiente)
- idoli della piazza (= derivano dall’uso arbitrario e inappropriato delle parole)
- idoli del teatro (= derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche)
Inoltre la scienza deve adottare un nuovo metodo induttivo, che si divide in:
- osservazione dei fenomeni
- raccolta dei dati nelle tavole (nella tavola presenza, tavola dell’assenza e tavola delle comparazioni)
- prima ipotesi
- prove di verifica ed esperimento cruciale
Infine ritiene che bisogna prendere a modello la società ideale della scienza e della tecnica descritta nella Nuova Atlantide, in cui tutti si dedicano allo studio guidati da scienziati che collaborano in vista del progresso.
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